28 settembre 2015

Music Waves #8

Buongiorno cari!
Innanzitutto bentornati su BBSE! Spero che siate pronti per una rubrica a tema musicale visto che è da tantissimo tempo che non dedichiamo un post ad uno dei nostri artisti preferiti e non c'è assolutamente modo migliore di iniziare la settimana se non con della buona musica, secondo me.

I miei ultimi giorni sono trascorsi all'insegna di Una nave in una foresta dal vivo, ultimo album live della mia band preferita di tutti i tempi, i Subsonica.
Parlare di questo gruppo come la mia "band preferita" non credo renda abbastanza chiaramente il mio amore per la musica di questi artisti. Sono profondamente innamorata del loro stile e del loro sound, dei testi e della ricerca continua del suono che fanno per ogni album.
Ormai è da circa dieci anni che ascolto la loro musica e questo amore non ha fatto altro che crescere.

Per questo post direi di cominciare da una canzone dall'ultimo album, Una nave in una foresta, title track di questo lavoro.


Stanze vuote da riempire 
di pensieri buoni 
e qualche abbraccio da dimenticare 
chiuso in un cassetto 
pieno di promesse e frasi 
sussurrate piano mentre 
il nostro mondo 
scivolava lentamente verso un'altro oblio.

L'ultimo lavoro in studio dei Subsonica è sicuramente tra i miei preferiti, ascoltando ciascuna canzone mi sono emozionata, in particolare con I cerchi degli alberi, un pezzo meraviglioso con un video altrettanto bello.


Cieli estivi limpidi 
si alzano gli oceani, 
tutto gira in fretta intorno a noi
che respiriamo liberi 
aria e lacrimogeni 
stretti contro il tempo che verrà.

Ma parlando di questo gruppo è inevitabile tirare fuori qualcuno dei vecchi album e alcuni dei miei singoli preferiti. Tornando indietro fino al 2007 troviamo L'eclissi, e la prima canzone di questo album, Veleno, è una delle mie preferite, una di quelle che ho amato da subito e che amo ancora, soprattutto quando la ascolto dal vivo ai loro concerti.


Oggi tradisco la stabilità
Senza attenuanti e nessuna pietà.
Oggi il mio passato mi ricorda che
Io non so sfuggirti senza fingere.

E che non posso sentirmi libero
Dalla tua corda, dal tuo patibolo.

E un'altra volta mi avvicinerò
Alla tua bocca mi avvicinerò
E un'altra volta mi avvelenerò
Del tuo veleno mi avvelenerò.
Altro passo indietro: se torniamo al 2003 troviamo Controllo del livello di rombo, il primo album live della band che, oltre ai successi cantati dal vivo dei primi tre album (SubsOnica, Microchip Emozionale e Amorematico), contiene anche una nuova traccia, L'errore, indubbiamente un'altra dei miei pezzi preferiti che dal vivo è davvero eccezionale da ascoltare e ballare.


Perso. Non più contatto più niente,
se tutto cambia in un istante
in guardia e costantemente, fuori controllo.
Perso. Non più certezze più niente,
il vuoto accorcia le distanze
in fuga e costantemente,
pronto allo scontro.

E per finire (anche se vorrei proporvi almeno un'altra decina di canzoni), vi propongo uno dei miei pezzi preferiti dal secondo album, Microchip Emozionale, anno 1999.
Si tratta di Strade.


Leggero in fondo solo l'umore acceso al volo
Senza lasciare il tempo di pensarci
Ti guardo che mi guardi non so se salutarti
O fare finta che non sia già tardi.

Strade che si lasciano guidare forte
Poche parole piogge calde e buio
Tergicristalli e curve da drizzare
Strade che si lasciano dimenticare.

Pur essendo i Subsonica una delle band italiane più conosciute al momento e sicuramente più attive dal vivo, visto che dopo un tour invernale che ha toccato molte città italiane sono tornati con un tour estivo che si è appena concluso e che è passato da altrettanti posti, ma avendo assistito ad alcune tappe dei due tour mi sono accorta che in molti conoscono questa band solo per le loro canzoni più "radiofoniche" (Di Domenica, Istrice, Tutti i miei sbagli, Incantevole).
Fidatevi e fatevi dare un consiglio spassionato da chi può dire di conoscere bene la loro musica: questa band ha tanto da raccontare e nei loro testi ci sono storie meravigliose, complicate, tristi, storie di sentimenti vivi e dimenticati, di emozioni vissute e ancora da vivere, di sensazioni che almeno tutti una volta abbiamo provato nella vita.
Se riuscite a scavare un po' oltre la superficie spero che vi capiti di sentirvi come me, con le loro parole che sembrano cucite addosso.

Prima di lasciarvi, non può mancare la foto di rito, scattata  lo scorso 11 Agosto dalla mia vicina di transenna, Giulia.


 E per oggi è tutto, cari.
Vi aspettiamo alla prossima!


Annie

2 commenti:

  1. Bravissima Annie, diffondiamo il verbo subsonico.
    Mi dispiace un sacco che quest'anno mi sono saltata i live ma ci saranno sicuramente altre occasioni :D

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    Risposte
    1. Diffondere il verbo è la mia missione!
      Io li ho visti a Dicembre e di nuovo ad Agosto negli ultimi mesi, adesso aspetto le date del Club Tour qui al sud, nella speranza che passino nuovamente dalle mie parti!

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